Cura, sf interessamento pieno di sollecitudine e di premurosa e solerte attenzione per una persona, un oggetto, un compito, che impegna a fondo l’animo e l’attività, spingendo a provvedere continuamente alle sue necessità o alla sua conservazione o a occuparsi attivamente delle sue condizioni o della sua attuazione.
Figur. Rimedio estremo per superare uno stato morale o una situazione politica o sociale particolarmente gravi
Per lo più al plur. Pensieri d’amore; dolcezze o inquietudini che derivano dall’amore; passione dell’anima
“Cura non vuol dir altro se non quella cosa che arde e consuma il core” Lorenzo de’ Medici, I-4-42
“Intendesi così come le cure del Guadagno e degli utili e materiali godimenti non ottundessero il senso de’ bisogni morali, non ghiacciassero l’alito delle pure e sublimi aspirazioni” Carducci, I-324