Oggi è la Giornata mondiale del cervello, una giornata speciale per tutti noi. Il nostro cervello è composto da circa cento miliardi di neuroni e da trilioni di connessioni che ci aiutano a leggere, scrivere, guardare, imparare, pianificare, pensare, sentire, muoverci e risolvere i problemi di ogni giorno.
Quest’anno la Giornata mondiale del cervello è dedicata alla “salute del cervello per tutti” con l’obiettivo di condividere informazioni sulla salute del cervello e innescare uno sforzo universale che porti a una maggiore consapevolezza sulla prevalenza dei disturbi cerebrali, sul ruolo vitale del cervello nell’umanità e sulla riduzione del carico dei disturbi cerebrali nel mondo.
La Federazione mondiale di neurologia ha individuato infatti 5 punti di azione:
- la consapevolezza: la salute del cervello è vitale per il benessere mentale, sociale e fisico
- la prevenzione: molte patologie del cervello possono essere prevenute
- il sostegno comune: coinvolgimento di tutte le parti sociali e istituzionali internazionali
- l’educazione: educare alla salute cerebrale sia gli adulti che i bambini
- l’accesso: ricerca e trattamenti per tutti.
Cosa può fare ognuno di noi nell’immediato?
Pochi accorgimenti sullo stile di vita possono aumentare la performance del nostro cervello: l’esercizio fisico e mentale, l’ambiente, la dieta, l’accesso alle cure.
L’esercizio fisico regolare permette di ridurre i processi di invecchiamento del cervello e mantenere le abilità cognitive e proteggere dalla demenza senile. L’esercizio fisico inoltre diminuisce la pressione arteriosa riducendo il rischio di ictus.
L’esercizio mentale è altrettanto importante di quello fisico: aumentare la riserva cognitiva attraverso l’educazione ed il coinvolgimento in numerose attività intellettive permette di ridurre il rischio di deterioramento cognitivo cerebrale. Trascorrere circa 1/3 della nostra vita dormendo un sonno corretto permette di mantenere la mente lucida e performante. Il sonno è infatti la principale fonte di salute per il cervello che in tal modo elimina le scorie e potenzia la memoria.
L’ambiente pulito, senza inquinamento, ricco di verde, migliora il modo in cui il cervello percepisce la realtà riducendo il rischio di patologie come la depressione. Inoltre ambienti sportivi e urbanistici, che favoriscano traumi cranici ripetuti, mettono a repentaglio il funzionamento strutturale del cervello.
Una dieta bilanciata, povera di zuccheri e ricca di proteine e grassi considerati “buoni”, come gli Omega 3, permettono un corretto bilanciamento nutrizionale cerebrale così da mantenere intatte nel tempo le nostre performance.
La disponibilità di pronto accesso alle cure determina infine una forbice in qualità di vita e sopravvivenza tra Paesi in via di sviluppo e Paesi industrializzati. È necessario infatti per la salute della popolazione mondiale che tutti abbiano la possibilità di poter visitare centri con esperienza nelle cure che riguardano il cervello. Ciò comporta anche una presa di responsabilità da parte delle istituzioni ed una capacità propositiva da parte sia dei neurologi e neurochirurghi, sia delle associazioni di pazienti.
