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Chirurgia dei tumori cerebrali

Gliomi di basso grado

Vediamo insieme che cosa sono i gliomi di basso grado, chi colpiscono, con quali sintomi si presentano e la scelta del trattamento più adatto.

Cosa sono i gliomi di basso grado?

I gliomi di basso grado cerebrali sono un gruppo di tumori eterogenei che hanno origine e si accrescono nel cervello.

Le cellule che compongono il glioma di basso grado tendono ad infiltrare le strutture cerebrali che sono alla base delle nostre funzioni principali (cioè il movimento, il linguaggio, la memoria, la capacità di coordinamento, l’attenzione, le emozioni, la capacità di riconoscere le persone e dar loro un nome etc.).

Perché è importante rivolgersi ad uno specialista con esperienza?

La capacità dei gliomi di basso grado di infiltrare aree del cervello ad elevato contenuto funzionale ne determina la complessità chirurgica.

E’ per questo che i neurochirurghi che affrontano questo tipo di intervento devono al contempo avere sia una elevata capacità di eseguire interventi anche in aree profonde del cervello, sia avere una conoscenza approfondita del funzionamento cerebrale, dei networks neuronali che sono alla base delle funzioni.

Ma soprattutto il neurochirurgo deve essere capace di effettuare una valutazione approfondita del paziente che ha di fronte, perché il suo cervello e le sue funzioni sono uniche: è solo così che il neurochirurgo potrà disegnare una strategia di trattamento “su misura”.

I gliomi di basso grado aumentano di dimensioni nel tempo?

Contrariamente a quello che si pensava qualche anno fa, i gliomi di basso grado non sono “fermi”.

Al contrario crescono nel tempo sia in dimensione (con un aumento di circa 4mm/anno) che in malignità (i gliomi di basso grado dopo diversi anni si trasformano in gliomi di alto grado con un comportamento più maligno).

L’analisi di queste due caratteristiche ha determinato una maggiore propensione ad operare queste lesioni alla diagnosi, anche in considerazione delle nuove tecniche di mappaggio cerebrale.

Chi colpiscono?

I gliomi di basso grado si manifestano generalmente in persone giovani.

Si manifestano perlopiù tra i giovani tra i 25 e i 45 anni di età.

Quali sintomi provocano i gliomi di basso grado?

Dopo un periodo di alcuni anni in cui non provocano alcun sintomo, possono poi presentarsi con crisi epilettiche (circa l’80% dei pazienti).

Nel 50% dei pazienti le crisi epilettiche sono difficilmente trattabili e possono richiedere la combinazione di più farmaci per essere sedate, specialmente se il glioma è localizzato nell’area motoria, nell’insula/ippocampo, nel lobo temporale.

La maggior parte dei pazienti con glioma di basso grado, sebbene abbiano una vita sociale e professionale normale, al momento della diagnosi possiedono già deficit cognitivi marcati (deficit dell’attenzione, memoria, multi-tasking, funzioni esecutive..).

E’ molto importante evidenziare questi deficit fin da subito perché abbiamo la possibilità nella nostra strategia di trattamento di far eseguire al paziente un training cognitivo prima e dopo l’intervento per mantenere e potenziare le facoltà cognitive del paziente.

La performance cognitiva è strettamente legata alla qualità della vita.

Perché i miei pazienti eseguono una valutazione neuropsicologica specialistica?

Nella studio del caso clinico e nel disegnare la strategia chirurgica tengo in conto:

  1. come massimizzare l’asportazione del tumore
  2. come mantenere elevata la qualità di vita dei suoi pazienti.

Questo significa preservare le funzioni cerebrali durante l’intervento chirurgico e potenziare quelle che risultano deficitarie prima e dopo l’intervento chirurgico.

Qual è il trattamento dei gliomi cerebrali di basso grado?

Il trattamento di prima linea è rappresentato dalla rimozione chirurgica.

Come si preservano le funzioni cerebrali durante l'asportazione del glioma di basso grado?

Al fine di preservare le funzioni cerebrali è necessario analizzare come queste siano distribuite all’interno del cervello del paziente.

Ed ogni paziente è unico e irripetibile.

Per capirlo si utilizzano in combinazione alcune particolari tecniche di risonanza magnetica prima dell’intervento (come la Risonanza Magnetica Funzionale e la Trattografia , quest’ultima per evidenziare come le diverse regioni della corteccia cerebrale sono connesse anatomicamente tra loro) e soprattutto il Mappaggio Cerebrale Intraoperatorio (IOM=Intraoperative Mapping).

Sopratutto quest’ultima tecnica fornirà al neurochirurgo durate l’intervento la conoscenza specifica di quali aree del cervello sono responsabili delle diverse funzioni del paziente e potendo quindi preservarle durante la rimozione del tumore.

L'intervento viene eseguito in anestesia generale o locale ?

Il neurochirurgo decide se eseguire l’intervento in condizioni di anestesia generale o locale (o combinata) a seconda delle funzioni cerebrali che il tumore infiltra e che pertanto richiedono di essere accuratamente mappate durante l’intervento per non comprometterle.

Perché i pazienti con glioma di basso grado devono essere operati?

Negli ultimi venti anni si sono collezionati numerosi studi scientifici che evidenziano come maggiore sia l’asportazione chirurgica della lesione, migliore sia la prognosi e più lontano nel tempo sia il momento in cui la lesione si trasformerà in un più alto grado, cioè in una lesione più maligna.

Uno degli studi più significativi fu lo studio di Jakola AS del gruppo norvegese nel 2012.

Diagnosi con analisi molecolare sul tumore asportato. Perché?

Ci sono più di 100 tipi di tumori cerebrali, ognuno con una diversa storia e prognosi.

Pertanto è fondamentale diagnosticarli correttamente.

Allo stato dell’arte la diagnosi molecolare sul DNA del tumore ci consente di stabilire una diagnosi corretta e di indirizzare correttamente le terapie.

Non solo, l’oncologia di precisione può aprire nuove strade per colpire “su misura” il tumore con i trattamenti chemioterapici più adatti qualora se ne presentasse il bisogno.

Normalmente i gliomi di basso grado vengono definiti di grado II secondo la World Health Organization.

Tuttavia, secondo studi recenti sembra esserci una sovrapposizione tra i gliomi di grado II e di grado III in termini di prognosi, ed anche qui l’analisi molecolare ci viene in aiuto per caratterizzarli meglio.

I gliomi di basso grado si possono rioperare?

E’ possibile rioperare i gliomi di basso grado ed anzi si rende necessario quando:

  • vi sia una ricrescita del tumore
  • quando sia stato lasciato un residuo in un precedente intervento eseguito senza mappaggio cerebrale
  • quando alcuni anni dopo un intervento in cui si sia stati obbligati a lasciare un residuo perché positivo al mappaggio cerebrale, la plasticità neuronale abbia “spostato” le funzioni in un area non infiltrata dal tumore che a questo punto diventa probabilmente asportabile (il reintervento richiede come il primo un accurato mappaggio cerebrale).

I gliomi di basso grado richiedono una strategia di trattamento altamente personalizzata?

, i gliomi di basso grado possono essere trattati solo in accordo alle caratteristiche e ai desideri dei singoli pazienti.

La qualità di vita e la prognosi sono i due obiettivi primari di questa strategia che il neurochirurgo formula assieme al neuropsicologo, all’oncologo, al radioterapista e sopratutto insieme al paziente ed alla sua famiglia.

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