“Chirurgia” di Guy De Chauliac (ca 1300-1368) – in latino Chirurgia Magna Guidonis De Gauliaco– rappresenta una pietra miliare nella storia della chirurgia. Nel suo lavoro sistematizzò la pratica della chirurgia separandola da quella della medicina generale.
Guy De Chauliac studiò a Montpellier, Toulouse, Parigi e Bologna, dove fu allievo di Mondino de Liuzzi, la cui opera grandiosa “Anathomia” rimase testo di riferimento dell’anatomia del corpo umano per i successivi 250 anni.
Guy De Chauliac stabili’ la sua attività ad Avignone e fu il medico scelto da tre papi consecutivamente.
Il suo contributo alla chirurgia oncologica sta nell’essere stato un sostenitore già quasi 700 anni fa che i tumori devono essere operati quanto prima, devono essere rimossi nel loro stadio iniziale, e mediante l’utilizzo di strumenti chirurgici dedicati.
Durante la Peste Nera del 1348 il chirurgo Guy De Chauliac, a differenza di altri che lasciarono la città di Avignone, rimase per curarsi dei suoi pazienti e descriverne i sintomi e i progressi.
Guy de Chauliac capì il valore dell’isolamento dei pazienti per sconfiggere il morbo, pratica che sappiamo bene essere il miglior modo per contrastare la diffusione della malattia.
Come tanti medici oggi durante la pandemia COVID-19, anche Guy de Chauliac si ammalò, ma questo non gli impedì in isolamento di scrivere la sua opera monumentale “Chirurgia” (pubblicata nel 1363), eredità per tutti i chirurghi degli ultimi 6 secoli.