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“..Ma quello che ci motiva nella vita non sono argomenti razionali. la ragione serve per chiarirsi le idee, per scovare errori. Ma la ragione stessa ci mostra che i motivi per i quali agiamo sono iscritti nella nostra struttura intima di mammiferi, di cacciatori, di esseri sociali: la ragione illumina queste connessioni, non le genera. Non siamo in primo luogo esseri ragionevoli. Lo possiamo forse diventare, piu’ o meno, in seconda istanza. In prima istanza siamo portati dalla sete di vivere, dalla fame, dal bisogno di amare, dall’istinto di trovare il nostro posto in una societa’ umana… la seconda istanza non esiste neppure senza la prima. la ragione arbitra fra istinti ma usando gli istinti stessi come criteri primi di arbitraggio. Da’ nome alle cose e alla sete, ci permette di aggirare ostacoli, di vedere cose nascoste. Ci permette di riconoscere strategie inefficaci, credenze errate, pregiudizi, e ne abbiamo innumerevoli. Si e’ sviluppata per aiutarci a capire quando le tracce che seguiamo, pensando ci conducano alle antilopi da cacciare, sono tracce sbagliate. Ma quello che ci porta non e’ la riflessione sulla vita: e’ la vita.”

(tratto da Carlo Rovelli – L’Ordine del Tempo – Ed. Adelphi)

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