“E’ un grande privilegio poter operare pazienti con tumore cerebrale che si mettono nelle nostre mani. E’ un privilegio che ci da’ la forza di dare il meglio di noi stessi come medici, come neurochirurghi, come uomini.
Sono più di 15 anni che mi occupo di neurochirurgia cerebrale, esercito presso la Clinica Quisisana di Roma ed il King’s College Hospital di Londra. In questi 15 anni ho visto tumori complessi che prima erano considerati inoperabili, che oggi invece possiamo operare. Oggi possiamo operarli per l’aumento delle conoscenze sui tumori cerebrali, il miglioramento delle tecniche e delle tecnologie.
Ma ciò che ho imparato di più in questi 15 anni, e ritengo sia questo il vero cambiamento nella neurochirurgia oncologica moderna, è di non guardare soltanto alle risonanze magnetiche, alla malattia, ma di osservare bene il paziente. Il paziente più che mai ha bisogno di un trattamento che sia personalizzato, una strategia specifica.. soprattutto un paziente che ha una patologia cosi’ grave e che necessita di sostegno e comprensione.”