Un importante studio italiano multicentrico pubblicato questo mese sul Journal of Neurosurgery ha studiato il ruolo della chirurgia nei pazienti affetti da glioblastoma cerebrale con più di 65 anni, cercando di mettere in evidenza i fattori prognostici più importanti.
Approssimativamente circa la metà dei pazienti affetti da glioblastoma cerebrale hanno una età maggiore di 65 anni. Questa percentuale di pazienti è destinata a crescere poiché aumenta l’età media della popolazione. Lo studio ha coinvolto 322 pazienti dei diversi centri neurochirurgici italiani dei quali sono state analizzate le caratteristiche cliniche radiologiche chirurgiche ivi comprese le caratteristiche molecolari.
In particolare l’analisi si è concentrata sul rapporto tra eta’ del paziente ed estensione dell’asportazione chirurgica, che sappiamo essere il fattore prognostico piu’ importante nei pazienti affetti da glioblastoma cerebrale. Nello studio sono state analizzate anche altre variabili come lo stato di metilazione del gene mgmt e le caratteristiche pre operatorie di crescita del tumore valutate sulla risonanza magnetica cerebrale. Nello studio è stato quindi proposto un algoritmo definito CART che consente di stratificare la prognosi dei pazienti affetti da glioblastoma cerebrale con più di 65 anni, sulla base delle caratteristiche chirurgiche, molecolari e radiologiche.
Lo studio ha messo in evidenza importanza della chirurgia e dell’asportazione chirurgica nei pazienti con glioblastoma cerebrale over 65 soprattutto quando si può stimare che la asportazione chirurgica del tumore sia superiore all’ 80%. la stima della quantità di tumore che può essere asportato viene fatta dal neurochirurgo sulla base della localizzazione anatomica e funzionale del tumore all’interno del cervello