C’è evidenza che la perdita improvvisa dell’olfatto (anosmia) e del gusto (ageusia) sia un sintomo dell’infezione da coronavirus.
E’ riconosciuto che l’anosmia post-virale sia una della cause più frequenti di perdita dell’olfatto negli adulti. Non e’ un caso che anche il COVID-19 possa essere responsabile di anosmia e ageusia. Altre cause meno comuni di perdita dell’olfatto sono il trauma cranico (circa il 7-15% dei pazienti), meningiomi (tumori cerebrali) della doccia olfattoria, estesioneuroblastomi, diabete, rinite, polipi nasali, abuso di cocaina e alcohol.
In Italia, in Cina e nel Sud Corea vi è già un numero significativo di pazienti con COVID-19 che hanno sviluppato anosmia e ageusia. Nella Corea del Sud dove i test sono stati maggiori si evince che in circa il 30% dei pazienti con un test positivo per COVID-19 il sintomo di presentazione sia l’anosmia.
Un numero maggiore di reports evidenzia inoltre come in un discreto numero di pazienti l’unico sintomo di coronavirus sia la comparsa improvvisa di perdita dell’olfatto. Questi pazienti potrebbero rappresentare dei carriers del virus. Tuttavia queste persone nella maggio parte dei casi non vengono testate per coronavirus con il rischio di sottostimare il numero di contagi reale.
Gli steroidi locali somministrati attraverso le narici sono stati in altri tipi di infezione virale considerati utili per avere più probabilità di recuperare l’olfatto. Tuttavia in considerazione della potenziale gravita’ dei sintomi da coronovirus il Presidente della Società degli Otorinolaringoiatri britannica (ENT UK) ha sconsigliato in una lettera ufficiale l’uso di steroidi per la cura della anosmia da coronavirus.
